Con sentenza n. 441 del 12/10/2015, il TAR Friuli Venezia-Giulia ha affermato, con riferimento a complessi industriali dimessi o ceduti nei quali vi sia la presenza di strutture contenenti amianto, che la sorveglianza imposta dalla legge e la pericolosità del materiale impongono al detentore di intervenire nel momento in cui vengono rilevate le problematiche di cui alla L. n. 257/1992 e relativo regolamento attuativo. Tale obbligo incombe anche sul curatore nell’ipotesi in cui l’impresa sia fallita.

Maria Cristina Breida
Avvocato esperto in diritto dell’ambiente e dell’energia, diritto societario e commerciale.
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