La Corte di Cassazione, con sentenza n. 30550 del 20.12.2017, ha stabilito che chi agisce in giudizio per chiedere il ristoro dei danni patiti dall’immobile in condominio, di cui ha l’uso, non è tenuto a dimostrare la sua qualità di conduttore del bene medesimo.
La natura non petitoria del giudizio comporta, infatti, che può agire chiunque abbia la disponibilità di fatto della cosa, purché in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, e, quindi, in ipotesi, anche il mero comodatario.
Né può essere eccepito dagli altri condomini che il regolamento vieta una determinata attività nell’alloggio, dal momento che questa eccezione può essere proposta solo nei confronti del proprietario dell’immobile.

Daniele Merighetti
Svolge prevalentemente attività di assistenza stragiudiziale e giudiziale nell’ambito delle materie di diritto civile, con particolare riferimento alla responsabilità contrattuale, alle locazioni ed alla tutela del consumatore.
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