Con sentenza n. 11798 del 12.5.2017, la III sezione civile della Corte di Cassazione ribalta la pronuncia n. 9983/2017 della I sezione di poche settimane orsono, creando un contrasto di giudicati.
Secondo i Giudici della III sezione, infatti, il curatore fallimentare non è legittimato a proporre, nei confronti della banca, l’azione da illecito aquiliano per il risarcimento dei danni causati ai creditori dall’abusiva concessione del credito, diretta a mantenere artificiosamente in vita un’impresa decotta, suscitando così la falsa impressione che si tratti di impresa economicamente valida.
Ciò in quanto la legittimazione del curatore ad agire in rappresentanza dei creditori è limitata alle azioni di massa finalizzate alla ricostituzione del patrimonio del debitore nella sua funzione di garanzia generica.

Daniele Merighetti
Svolge prevalentemente attività di assistenza stragiudiziale e giudiziale nell’ambito delle materie di diritto civile, con particolare riferimento alla responsabilità contrattuale, alle locazioni ed alla tutela del consumatore.
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